Cavellas è il più importante insediamento d’epoca romana della Valle Cavallina, è stato attivo dal I al VI sec. e ha dato il nome alla medesima. Il sito, ora visitabile, è posto nella conca di Casazza in prossimità della SS 42.
La Valle Cavallina presenta un territorio articolato dove si integrano natura e paesaggio storico; il ristretto fondovalle ospita due laghi e la maggior parte degli insediamenti allineati lungo l’asse della SS 42, antico tracciato verso l’area alpina.
L’agricoltura, l’allevamento, lo sfruttamento dei boschi, l’uso dell’energia idraulica sono le principali risorse utilizzate fino alla rivoluzione industriale. Emigrazione e pendolarismo hanno caratterizzato gli ultimi secoli.
Come è cambiato l'ambiente della Val Cavallina e del lago di Endine nel corso dei secoli?
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Come si è formata la Val Cavallina? Quali sono i primi popoli che si sono insediati in questo territorio?
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Anche l'uomo e le sue abitudini si sono profondamente modificate con il passare del tempo.
Sopri di piùI manufatti esposti, realizzati con pietre locali, svelano la connessione tra disponibilità di risorse specifiche ed elaborazione storica di tecnologie per il loro sfruttamento in relazione ai bisogni umani.
Le fonti materiali e documentarie mostrano come in passato la presenza dell'acqua ha favorito lo sviluppo di numerose attività umane, di cui ancora oggi possiamo leggere le tracce nel territorio.
Anche il paesaggio che ci sembra naturale è in realtà fortemente "costruito" dall'uomo, che in passato ha dissodato la terra per creare campi terrazzati, pascoli e castagneti
La diminuzione degli ambienti naturali ha ridotto la presenza degli animali selvatici a favore delle colture e dell'allevamento. Centinaia di cascine hanno occupato i pascoli e il monte
I laghi di Endine e Gaiano caratterizzano fortemente il paesaggio del fondovalle, creando ambienti ricchi di biodiversità e offrendo all'uomo numerose risorse
Museo di Maggio, la rassegna primaverile dedicata ad approfondire la conoscenza del territorio della Val Cavallina, giunge alla sua conclusione: l'ultimo appuntamento si svolgerà domenica 28 maggio alle ore 17.00, presso l'area archeologica Cavellas, con lo spettacolo teatrale Elena di Euripide,…
Il Circolo Opinione e Promozione di Casazza, in collaborazione con Noesis - associazione dedita allo studio delle discipline filosofiche, organizza venerdì 14 aprile un incontro dal titolo Verità e credenza: un confronto con gli antichi. Interverrà Franco Trabattoni, professore ordinario…
Anche l'area archeologica Cavellas aderisce a Disegniamo l'arte, lo speciale weekend di primavera ideato da Abbonamento Musei e dedicato ai bambini e alle famiglie per scoprire i musei del territorio attraverso il disegno e la creatività: un’occasione unica per reinterpretare le…
L'amministrazione comunale di Casazza, il Museo Cavellas e la Rete PAD - Paesaggi Archeologici Diffusi vi invitano sabato 1 aprile, alle ore 17.00, presso l’Area Archeologica Cavellas, alla presentazione del primo volume della collana “Quaderni della Rete PAD”: Strade e percorsi…
Il Museo ha in dotazione una ricostruzione della cartografia catastale lombardo veneta di tutta la Valle Cavallina, risalente circa alla metà dell’Ottocento; esso consente di ricavare tutte le colture, le case, le proprietà, i nomi dei luoghi e altre informazioni storiche di grande utilità per la comprensione del territorio della valle.
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Nel 1778 viene prodotta una cartografia dei laghi della Valle Cavallina e del fiume Cherio ad opera del cartografo Urbani; il disegno viene poi ripreso nel 1803 da due fratelli Terzi in forma di esercitazione. Il Museo espone la riproduzione a grandezza naturale dell’originale conservato nel palazzo Terzi di Bergamo.
Tra gli attrezzi in esposizione si segnala il gabe, una cesta da portare appoggiata sulle spalle e sulla testa, utilizzata per il trasporto di terra e di letame. L’attrezzo è diffuso solo in quattro paesi della Valle Cavallina ed è poco presente anche in altre aree geografiche.
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