Studiare e valorizzare il territorio della valle Cavallina.
La storia del Museo ha progressivamente definito e reso esplicite le finalità che esso si assume quale ente culturale del territorio della valle Cavallina.
La grande trasformazione che negli ultimi cinquant’anni ha condotto questa valle da una cultura fondata sull’agricoltura di autosufficienza, fino alla rivoluzione industriale e postindustriale, ha quale effetto collaterale la trasformazione degli ambienti, la perdita di suolo agrario, la scomparsa di specie animali e vegetali, la diffusione di un bosco generico, la cancellazione di tanti microambienti colturali.
È necessario migliorare la conoscenza della trasformazione in atto con finalità non di sola conservazione, ma per offrire alla società locale una possibilità di scelte sul futuro delle relazioni tra uomo e ambiente in questo momento storico e in questo luogo geografico.
La ricostruzione dei rapporti tra l’uomo e il proprio intorno fisico-naturale è un fertile terreno di esplorazione cui contribuiscono i metodi archeologici, la documentazione storica, le discipline naturalistiche a partire da quando l’uomo si è insediato stabilmente in questo territorio.
Dal neolitico è iniziata la trasformazione con l’occupazione del suolo e la creazione di ampie superfici per il pascolo e dei primi spazi per la coltura dei cereali. L’intreccio tra diverse discipline storiche e scientifiche può produrre forme originali di conoscenza del territorio locale.