La storia

Tutto ha avuto inizio nel 1997.

Il Museo della Valle Cavallina o Cavellas nasce da un’idea del Circolo Culturale OP, con sede a Casazza, che a partire dal 1997 si prefigge di realizzare un museo etnografico locale. Il coinvolgimento del Comune di Casazza e della Comunità Montana della Valle Cavallina, attraverso il maestro Adalberto Trapletti, porta a definire un progetto che troverà una progressiva realizzazione negli anni successivi.

Lo spazio espositivo viene individuato nel piano terra di Palazzo Bettoni che si affaccia sulla SS 42; il riadattamento degli ambienti, di proprietà dell’Asilo G. Bettoni, il recupero dei materiali in esposizione, e la realizzazione del progetto trovano completamento nel 2003. Dall’ottobre di quell’anno il museo viene regolarmente aperto al pubblico.

La storia del Museo

1997
Nasce l'idea

Il Museo Cavellas nasce dall'idea del Circolo Culturale OP di Casazza di realizzare un museo etnografico locale.

2003
Apertura al pubblico

Dall'ottobre 2003 il museo viene ufficialmente aperto al pubblico. La scelta espositiva ha privilegiato un asse storico-ambientale con lo scopo di far emergere le risorse presenti nella valle (pietra, terra, vegetali, animali) descrivendo l’uso che l’uomo ne ha fatto nel corso della storia locale. Ognuno dei temi trova spazio in una sala dove gli oggetti presentati sono alternati a foto storiche, a ricostruzioni del loro uso, a documentazione sul contesto di provenienza.

2015
Apertura del sito archeologico

In quest'anno viene aperto il sito archeologico Cavellas, posto sotto al supermercato Migross, a poche centinaia di metri dal museo. Il sito archeologico è costituito dai resti di un villaggio d’epoca romana che ha prosperato in questa conca tra I° e VI° sec. d. C., sigillato nel sottosuolo ad opera dei depositi alluvionali del torrente Drione; i sedimenti del torrente hanno garantito il buono stato di conservazione dei manufatti e dei reperti archeologici.

2017
Mostre temporanee

Il museo ha accolto fino al 2017 mostre temporanee su temi connessi allo studio e alla ricostruzione della vita nella valle, a partire dalle origini dell’insediamento umano.

2019
Allestimento stabile

Dal 2019 la galleria accoglie un allestimento stabile avente per oggetto i due laghi di Endine e di Gaiano, la peculiarità ambientale più caratteristica della valle. Viene in tale modo accentuata la destinazione storico-ambientale del Museo, privilegiando la definizione dei singoli ambienti e degli adattamenti che l’uomo vi ha introdotto.

Il sito archeologico

La visitabilità è garantita da una passerella che permette di percorrere lo spazio archeologico senza intaccarne le strutture. I resti del villaggio, di cui si conservano muri in alzato per almeno un metro e depositi archeologici pluristratificati, restituiscono numerose informazioni sul periodo della romanizzazione di quest’area. Dopo l’abbandono dell’area e la mancata ricostruzione degli edifici in rovina, a poca distanza tra VII e VIII secolo venne fondata la pieve di san Lorenzo, destinata a diventare in epoca medievale l’istituzione più importante della valle.

Il sito di Cavellas offre molte opportunità di studio e di conoscenza della vita in questo territorio, consentendo di esplorare la cultura materiale del villaggio; una parte dei materiali è esposta nelle vetrine dislocate lungo il percorso.

Il Comune di Casazza proprietario del sito, in convenzione con la Soprintendenza archeologica ha affidata la gestione al Museo della valle Cavallina che organizza visite didattiche e laboratori.

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